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Tra 10 anni saranno davvero obsoleti gli smartphone? Lo dice il capo AI di Meta

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29 04 2024 – Tra 10 anni saranno davvero obsoleti gli smartphone? Lo dice il capo AI di Meta. L’era degli smartphone potrebbe essere al tramonto, questo almeno secondo alcuni leader del settore tecnologico. Yann LeCun, capo scienziato dell’intelligenza artificiale presso Meta, prevede che nei prossimi 10-15 anni, gli smartphone saranno sostituiti da occhiali e braccialetti per la realtà aumentata. Questi dispositivi permetteranno di interagire con assistenti virtuali intelligenti, rendendo la nostra vita quotidiana più semplice e coinvolgente. Anche il CEO di Nokia, Pekka Lundmark, ha espresso un pensiero simile durante il World Economic Forum del 2022.

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Secondo lui, entro il 2030, lo smartphone come lo conosciamo oggi non sarà più l’interfaccia più comune. Invece, molte di queste funzionalità si potrebbero trovare integrate direttamente nei nostri corpi. Nonostante queste siano al momento soltanto previsioni, ci sono stati e ci saranno ancora per molto tempo progressi significativi nel campo degli smartphone. Ad esempio, Microsoft ha recentemente annunciato Phi-3, un modello linguistico compatto ma potente che può funzionare direttamente su uno smartphone, segnando un passo avanti importante riguardo i termini di accessibilità e comodità.

Yann LeCun (capo scienziato dell’intelligenza artificiale di Meta) nel video sottostante:

L’evoluzione della tecnologia, sta permettendo a nuove innovazioni di emergere. Limitless AI Pendente e WIZPR Ring sono esempi di dispositivi che sfruttano la potenza dell’intelligenza artificiale e interagiscono con modelli linguistici di grandi dimensioni. Nonostante Humane AI sostenga che Ai Pin sostituirà gli smartphone, permettendo alle persone di interagire maggiormente con il mondo reale, questa affermazione ha ricevuto comunque diverse reazioni contrastanti.

Il prossimo passo potrebbe essere proprio l’integrazione di dispositivi elettronici nel corpo umano. Neuralink di Elon Musk sta lavorando alla produzione di dispositivi che possono essere impiantati direttamente nel cervello, così da poter utilizzati per riuscire a comunicare con macchine e altre persone. L’obiettivo sarebbe quello di rendere queste nuove tecnologie comuni quanto uno smartphone, aprendo un mondo di possibilità per i progressi sia in campo medico che tecnologico. Tuttavia, è fondamentale trovare un equilibrio tra dispositivi indossabili, intelligenza artificiale e privacy dei dati. Solo così sarà possibile sbloccare tutto il potenziale di queste tecnologie, dando priorità alla gestione responsabile ed etica dei dati personali.

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