Come sbloccare un MAC con le impronte digitali usando uno smartphone Android
In questa nuova guida vedremo come sbloccare un MAC con le impronte digitali usando uno smartphone Android in questa maniera non sarà più necessario inserire la password ogni volta che si vorrà entrare sul computer ma basterà usare lo scanner di impronte digitali del telefono. Considera comunque che a parte la rimozione della password, normalmente per poter accedere al tuo MAC non avrai molte altre opzioni per poterti permettere un accesso più comodo. Apple non include ancora sui suoi MAC un sensore di impronte digitali, tuttavia grazie a un dispositivo Android riusciremo a rendere possibile l’accesso al computer tramite lo scanner di impronte digitali del telefono. Esiste infatti un’applicazione che permette di sbloccare un MAC con le impronte digitali usando uno smartphone Android, si chiama DroidID e di seguito, in questa guida vedremo come utilizzarla al meglio.
DroidID per poter sbloccare un MAC con le impronte digitali usando uno smartphone Android utilizza un server di terze parti per poter inviare un comando di sblocco dal telefono al computer, indipendentemente dal fatto che si tratti di un iMac, Macbook, Macbook Pro o Macbook Air. Lo sblocco viene avviato quando viene aperta l’applicazione e acquisita l’impronta digitale registrata in precedenza sul dispositivo Android. DroidID ha però delle limitazioni, permette infatti lo sblocco tramite impronta digitale soltanto quando il MAC si trova in uno di questi stati: quando lo screensaver è in esecuzione, quando è in modalità sleep, quando si riprende dalla modalità sleep premendo un pulsante della tastiera o muovendo il mouse. DroidID non permette lo sblocco tramite impronta digitale al primo avvio del computer, infatti in questo caso sarà obbligatorio inserire la password per accedere al contenuto del MAC, proprio come fai normalmente, non permette inoltre lo sblocco tramite scanner dell’impronta digitale anche quando il MAC viene bloccato in maniera manuale.
Per quanto riguarda la sicurezza, DroidID utilizza l’API di impronte digitali integrata di Android e l’infrastruttura Keychain di Mac per poter garantire sempre la massima sicurezza, in questo modo nessuno dei due dispositivi potrà sapere nulla dell’altro e le impronte digitali rimarrà crittografate sul telefono, mentre la password del MAC resterà crittografata all’interno di Keychain. DroidID funziona in pratica come un “intermediario” con gli occhi bendati, che permette il passaggio delle diverse informazioni necessarie tra i due dispositivi per poterlo far funzionare, senza poter sapere però cosa si sta esattamente facendo passare.
Per poter sbloccare un MAC con le impronte digitali usando uno smartphone Android è necessario inoltre prendere in considerazione i requisiti minimi richiesti dai dispositivi smartphone e dal computer. Per quanto riguarda il telefono, va bene l’uso di praticamente qualsiasi dispositivo con installato il sistema operativo Android 6.0 Marshmallow o superiore, purchè ovviamente sia dotato di uno scanner di impronte digitali funzionante. L’unica eccezione a questa regola è solo per gli utenti Samsung in quanto possono fare uso di questa guida anche se hanno un dispositivo con installato un sistema operativo Android 5.0 Lollipop con sensore biometrico. Per quanto invece riguarda il computer MAC, quasi tutti i modelli saranno in grado di funzionare con l’applicazione DroidID purchè sia in esecuzione in esecuzione OS X 10.12 El Capitan o una versione superiore.
Vediamo quindi come sbloccare un MAC con le impronte digitali usando uno smartphone Android attraverso l’applicazione DroidID. L’installazione dell’app DroidID avviene in due parti: avrai bisogno prima dell’applicazione server per il tuo dispositivo MAC. Mentre l’app per Android è abbastanza semplice da rintracciare, basterà infatti andare sul Google Play Store e scaricarla, come si farebbe normalmente con una qualsiasi applicazione. Per quanto riguarda l’app per il computer MAC, è necessario invece andare sul sito web dello sviluppatore e scaricarla. Una volta poi ottenuto il file dell’applicazione, basterà spostarlo nella cartella delle applicazioni del MAC per poter procedere con l’installazione.
Una volta scaricato tutto il necessario, per poter sbloccare un MAC con le impronte digitali usando uno smartphone Android avrai bisogno di avviare la configurazione in maniera tale che i dispositivi possano riuscire a comunicare tra loro. Il processo è abbastanza semplice e di seguito puoi vedere elencati in pochi punti tutti i passaggi da seguire:
- Apri l’app DroidID sul tuo dispositivo Android
- Ti verrà mostrato quindi un codice a sei cifre. Se lo reputi necessario provvedi ad annotarlo per potertelo ricordare
- Avvia l’app server DroidID sul MAC
- Quando richiesto, inserisci il codice a sei cifre che hai visualizzato in precedenza sul telefono
- Hai praticamente quasi, finito. Dovrai seguire in maniera facoltativa questo passaggio, consigliato per impostare l’avvio automatico del Client MAC ogni volta che viene avviato il sistema. Per fare ciò vai su Preferenze di Sistema > Utenti e Gruppi > Elementi di accesso e aggiungi l’applicazione DroidID. ricorda però che nonostante ciò, come già detto in precedenza dovrai usare sempre la password al primo avvio del computer o nel caso dovessi bloccarle il computer manualmente. Ti impedità però di dover avviare ogni volta manualmente l’app su MAC in quanto farà tutto in automatico il sistema ad ogni accensione
Adesso, quando vorrai sbloccare un MAC con le impronte digitali usando uno smartphone Android non dovrai più inserire la password (a parte nelle casistiche già descritte sopra), ma tutto ciò che dovrai fare sarà aprire l’app DroidID sul tuo telefono e fargli scansionare la tua impronta digitale per poter accedere al contenuto del MAC. Il riconoscimento dell’impronta non è proprio rapidissimo, ma comunque funziona.
Abbiamo visto quindi come sbloccare un MAC con le impronte digitali usando uno smartphone Android, una soluzione molto utile che permette di aggiungere qualcosa di nuovo al proprio computer e che permette di velocizzare e rendere più spettacolare il processo di accesso al contenuto del computer. Ci sentiamo alla prossima guida.