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Come ridurre la quantità di RAM utilizzata da Android

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Oggi vedremo come ridurre la quantità di RAM utilizzata da Android. Ma prima di iniziare ancora con questa guida…cosa è la RAM? In parole povere, la RAM (acronimo di Random Access Memory) in uso su uno smartphone Android è una componente fondamentale del dispositivo in quanto consente di eseguire le applicazioni e i processi nella maniera più efficiente possibile. Quando parliamo di memoria RAM, ci riferiamo a una memoria volatile. Questo perché non deve conservare i dati quando lo smartphone è spento e il suo scopo principale è quello di riuscire a fornire un’area di memoria temporanea alla quale il processore può accedere rapidamente quando necessario, per eseguire tutte quelle attività che richiedono maggiore velocità, come l’apertura di un’applicazione che era stata già utilizzata in precedenza (in tal caso infatti vengono mantenuti in memoria i dati e le istruzioni delle applicazioni già aperte dando modo al processore di accedere rapidamente a queste informazioni, riducendo i tempi di caricamento e migliorando l’esperienza dell’utente). La quantità di RAM disponibile sullo smartphone influisce sulla capacità del dispositivo di eseguire più applicazioni contemporaneamente senza notare rallentamenti e in genere, quanta più RAM è disponibile su uno smartphone quante più applicazioni possono essere eseguite in contemporanea senza che si verifichino problemi. Molte persone cercano di ridurre la RAM in uso su Android da parte delle varie applicazioni con la loro chiusura se non servono, ma ciò è un bene o un male? Conviene avere sempre una RAM libera oppure no?

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Come già accennato, quando si esegue un’app sullo smartphone che era stata già aperta, il sistema operativo Android carica i dati e le istruzioni necessarie nella RAM quindi il processore può accedere successivamente a questi dati presenti nella memoria e eseguire le istruzioni in modo molto più rapido, rendendo l’apertura delle applicazioni più veloce e proprio per questa ragione per Google la RAM non deve essere continuamente cancellata, infatti Android è abbastanza intelligente da capire come gestire la RAM, quindi non ci si dovrebbe preoccupare se ci sono molte app in esecuzione in background che consumano RAM. Su questo ci sono stati diversi e accesi dibattuti in quanto molti prendono come riferimento il funzionamento di un pc, non quello di uno smartphone. La gestione di una RAM da parte di un pc e da parte di Android è simile ma non uguale, è differente. Chi possiede un computer infatti, pensa che quanti meno siano i programmi attivi in background e quanto maggiori saranno le prestazioni. Android funziona in una maniera diversa, la RAM serve per accelerare il processo di apertura delle applicazioni, ad esempio se si ha WhatsApp e la si prova ad aprire una prima volta, il sistema operativo impiegherà ad esempio 5 secondi per aprirla in quanto dovrà caricare tutti i file necessari, successivamente con la RAM i file saranno già caricati, quindi l’apertura dell’applicazione dopo la prima volta sarà molto più rapida e sempre per esempio, invece di 5 secondi per aprirsi, WhatsApp impiegherà magari solo 1 secondo.

Ripulendo la RAM, Android rimuoverà tutti i file precaricati di quella data applicazione e dovrà ricaricarli da zero, impiegando nuovamente molto tempo per aprirla, rendendo quindi l’esperienza d’uso molto più lenta. Considera che Android, è in grado in maniera autonoma di cancellare i vecchi file della ram che non vengono più utilizzati, in modo da poter fare spazio invece a quelli di maggiore uso. Tentare di ridurre la quantità di RAM utilizzata da Android in molti casi potrebbe essere solo una perdita di tempo, questo perché il sistema operativo di Google è in grado benissimo di gestirla da se, Android infatti per quanto si provi a gestire la RAM, farà sempre come vuole, perché è programmato così, per gestire al meglio in autonomia la RAM. Android capisce da se quali sono i dati di cui ha bisogno, quando e per quanto ne ha bisogno. Se un’applicazione è inattiva da molto tempo, il sistema operativo con il robottino verde, sarà capace di cancellare i suoi dati e una cosa molto simile accade anche con le RAM, per cui verranno cancellati i file più vecchi per fare spazio ai file temporanei delle nuove app in uso per cui è necessario avere spazio a disposizione.

Cercare in continuazione di ridurre la quantità di RAM utilizzata da Android, porterà poi a un inevitabile consumo di energia e quindi a un calo dell’autonomia da parte della batteria. Questo perché il sistema operativo può necessitare di alcuni file nella RAM sempre pronti per poter rimanere sempre veloce e fluido, anche ripulendo la RAM, il sistema operativo, necessitando di quei files, li caricherà nuovamente nella RAM appena ne avrà bisogno, in questo modo si darà origine a un ciclo infinito dove Android carica la RAM con i file di cui necessita, mentre l’utente la svuoterà, Android non trovandoli più, dovrà nuovamente ricaricarli appena ne avrà bisogno, operazione che in alcuni casi può essere fatta nell’immediato, appena il sistema operativo si accorge che i file necessari sono stati rimossi dalla RAM. Si darebbe quindi inizio a un ciclo continuo che non porterà a nulla in alcuni casi, perché come già detto il sistema operativo di Google decide da solo come gestire la RAM e tutto questo svuota e riempi continuo della RAM porterà solo la batteria ad avere una durata inferiore e a una maggiore lentezza di Android in quanto ogni volta dovrà ricaricare i file necessario all’apertura di ogni app che non ha i file caricati nella RAM.

Voler ridurre la quantità di RAM utilizzata da Android però non è sempre una cosa negativa, in alcuni casi infatti può essere una cosa vantaggiosa, ad esempio se ci sono applicazioni che quando aperte, occupando RAM si comportano in maniera anomalo con il sistema operativo creando freeze, errori, rallentamenti, una minor fluidità e rapidità di navigazione dei menu ecc., in questo caso, cancellare la RAM potrebbe portare a un miglioramento dell’esperienza d’uso e della velocità di Android. In altri casi ci sono delle applicazioni preinstallate nel sistema operativo da parte del produttore dello smartphone, queste app, spesso inutili e quasi mai utilizzate dall’utente, vengono chiamate bloatware e di default molte volte sono impossibili da disinstallare come si farebbe con una normale applicazione in quanto sono riconosciute spesso come applicazioni di sistema (scopri come disinstallare i bloatware con la nostra guida). Queste app bloatware, potrebbero essere giochi, pubblicità, app che fanno riferimento allo sport, credito, servizi meteo, browser ecc. e potrebbero in alcuni casi autoavviarsi consumando inutilmente RAM (oltre che cpu, batteria ecc.), quindi in questo caso occuperebbero spazio importante che invece potrebbe essere utilizzato per applicazioni più utili e che si usano più frequentemente.

Se nonostante le nostre motivazioni per non dover ridurre la quantità di RAM utilizzata da Android, vuoi continuare per la tua strada e il tuo unico obbiettivo è quello di ad avere più RAM libera possibile, vediamo allora quali sono i possibili metodi per ridurre la quantità di RAM utilizzata da Android. Uno dei primi metodi per ottenere una quantità di RAM maggiormente libera, è quello di trovare le app che consumano più RAM e capire perché occupano tanta memoria. L’applicazione che consiglio di usare, non solo per capire quali app occupano più RAM, ma anche per ridurla, si chiama Task Manager: monitor CPU, RAM, and battery e permette di accedere a importanti dati riguardanti l’uso della CPU, lo stato della batteria, della memoria, sensori, network, applicazioni, app in autostart e ovviamente è possibile monitorare la RAM e i suoi consumi, potendo visualizzare quelle in esecuzione (running).

Se tra queste applicazioni ne trovi una anomala che consuma troppa RAM e vorresti disinstallarla, puoi premere sull’app interessata e premere su uninstall per disinstallarla (per alcune app di sistema è necessario avere il root, in questi casi però presta molta attenzione a cosa vai a cancellare per evitare crash o malfunzionamenti generali). Se vuoi ridurre la quantità di RAM utilizzata da Android per un’applicazione che però non vorresti disinstallare, in alternativa alla rimozione, puoi optare al freeze, con cui potrai congelare un’app rendendola inattiva, senza però rimuoverla in maniera definitiva (scopri come freezare un’app con la nostra guida), congelandola, potrai riattivarla quando vorrai, cosa molto importante se magari il freeze potrebbe portare a freeze o crash nel caso si tratti di app di sistema.

Con Task Manager: monitor CPU, RAM, and battery è quindi possibile ridurre la quantità di RAM utilizzata da Android e capire quali app usano maggiormente questa memoria, andando così direttamente alla fonte del problema e quindi risolverlo se possibile. Ci sono però alcune rom come la MIUI che in maniera molto semplice permettono di liberare memoria RAM attraverso un apposito pulsante che, se premuto, chiuderà tutti i processi delle applicazioni aperte in background, anche se ovviamente non tutte quelle visibili, ma come già detto in precedenza, Android per poter lavorare bene e per velocizzarsi avrà bisogno di avere alcuni file sempre caricati nella RAM per poter dare il meglio di se, quindi anche se rimossi, andranno a ricaricarsi immediatamente. Il nostro consiglio quindi è di non preoccuparsi troppo della RAM se non in rari casi, Android già da se sa benissimo gestire la RAM nel miglior modo possibile.

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